Il vaccino sperimentale a mRNA di BioNTech per il tumore del pancreas ha fatto registrare i primi risultati positivi in un piccolo studio di fase I, volto a ad analizzare sicurezza e risposta del trattamento. I partecipanti responder al trattamento hanno avuto una sopravvivenza libera da malattia più lunga di quelli che non hanno risposto alla terapia sperimentale.
Lo studio – pubblicato da Nature – è stato condotto somministrando il vaccino sperimentale in associazione all’immunoterapia Tecentriq di Roche. L’obiettivo era stimolare, con il vaccino, le cellule T specifiche che prendono di mira le proteine mutate del paziente sulle cellule tumorali. Secondo BioNTech il candidato vaccino può colpire fino a 20 di questi antigeni per paziente.
I pazienti sono stati prima sottoposti a intervento chirurgico per rimuovere il tumore, quindi sono stati trattati con una singola dose di Tecentriq, seguita da otto infusioni del vaccino di BioNTech (cevumeran autogene). Hanno poi ricevuto un regime chemioterapico chiamato FOLFIRINOX.
Dei 34 pazienti sottoposti a screening nello studio, 28 sono stati sottoposti a intervento chirurgico, 19 hanno ricevuto Tecentriq, 16 hanno ricevuto cevumeran autogene e 15 sono stati trattati con chemioterapia.
I ricercatori hanno analizzato l’efficacia del vaccino a 18 mesi nelle 16 persone che lo hanno ricevuto, otto delle quali hanno risposto e otto no. I non-responder hanno trascorso una mediana di 13,4 mesi tra l’intervento chirurgico e la recidiva del cancro, mentre sono pochi i responder con recidiva per poter calcolare una cifra mediana. I ricercatori hanno stimato che il rischio di recidiva nei responder è stato inferiore del 92% rispetto ai non responder.
