Il Regno Unito ha stretto una partnership con BioNTech per garantire, a un massimo di 10mila pazienti, l’accesso a terapie antitumorali personalizzate. Si tratta di immunoterapie antitumorali basate sulla tecnica dell’RNA messaggero (mRNA), la stessa usata per i vaccini contro il Covid-19. Le terapie saranno fornite principalmente nel contesto di studi clinici. L’accordo si estenderà fino al 2030 e potrebbe comprendere anche terapie candidate contro malattie infettive.
In base ai termini dell’accordo, BioNTech avrà la possibilità di scegliere i pazienti all’interno del database del sistema sanitario britannico (NHS); in cambio aprirà un centro di ricerca e sviluppo a Cambridge, con più di 70 scienziati, oltre che un ufficio a Londra. In caso di successo degli studi clinici, la biopharma tedesca potrebbe anche investire nel Regno Unito a livello di produzione.
BioNTech ha fatto dello sviluppo di antitumorali a base di mRNA un pilastro della sua attività dopo il successo dei vaccini contro il Covid-19 e ha diversi candidati in fase avanzata di sperimentazione, primi tra tutti BNT111, per il melanoma, e BNT113, per il tumore di testa e collo, quest’ultimo in fase due di studio sull’uomo.
Il concetto portante è quello di utilizzare le sequenze di mRNA che prendono di mira più antigeni del cancro e stimolano la risposta immunitaria su diversi fronti. Le terapie potranno così essere personalizzate in base al profilo molecolare del tumore.