(Reuters Health) – Biogen ha registrato un utile del Q3 migliore del previsto, grazie alla crescita delle vendite del suo farmaco di punta sulla sclerosi multipla. Le azioni della farmaceutica sono salite di oltre il 4%, guadagnando 5,19 dollari per unità nel terzo trimestre, ovvero 22 centesimi in più delle aspettative degli analisti. Tuttavia, l’attenzione degli investitori è attualmente su due fronti: nuovi farmaci promettenti in fase avanzata di sviluppo, tra cui un potenziale blockbuster per il trattamento del morbo di Alzheimer, e la ricerca di un nuovo CEO, dopo l’annuncio delle dimissioni di George Scagnos a luglio, vincolate all’arrivo di un sostituto.
Scagnos, in una conference call con gli analisti, ha detto che la ricerca del CEO sta progredendo, ma non ha voluto dare informazioni circa le tempistiche. “Prima troveremo un nuovo CEO, meglio sarà per tutti noi”, ha detto Scagnos.
La pipeline. Aducanumab su tutti
Biogen ha espresso soddisfazione per i dati preliminari che riguardano aducanumab, farmaco contro l’Alzheimer, attualmente in Fase III di studio, e ha fatto sapere che ulteriori risultati saranno presentati in occasione di un incontro con i medici a dicembre. Secondo Michael Yee, analista del RBC Capital Markets “aducanumab è potenzialmente il più promettente farmaco contro l’Alzheimer che attualmente abbiamo in fase avanzata di sviluppo”. Biogen ha anche detto di aver presentato alle autorità di regolamentazione degli Stati Uniti la richiesta per la revisione prioritaria per nusinersen, che potrebbe diventare il primo trattamento per l’atrofia muscolare spinale. “Molti investitori stanno discutendo se questa molecola otterrà un’approvazione molto veloce, in considerazione delle necessità mediche insoddisfatte” ha detto Yee. Biogen indica anche nei biosimilari un’importante opportunità di crescita.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health News)