Il campo della sclerosi multipla è diventato sempre più competitivo negli ultimi anni, ma ora Biogen ha illustrato dati che ritiene possano dare al suo consolidato Tecfidera un vantaggio che i nuovi rivali non possono eguagliare.
In occasione della conferenza del Comitato europeo per il trattamento e la ricerca sulla sclerosi multipla (ECTRIMS) di Stoccolma, Biogen ha presentato dati sul lungo periodo che dimostrano che Tecfidera ha mantenuto sicurezza ed efficacia per i pazienti durante almeno un decennio.
Nello studio, i ricercatori hanno arruolato 192 pazienti che hanno assunto Tecfidera per almeno 10 anni trovando una “bassa incidenza” di recidive e di progressione della malattia lungo tutto questo periodo.
Circa la metà dei pazienti è risultata esente da recidive durante il periodo di studio, mentre il 64% dei pazienti non ha avuto progressione della disabilità. Inoltre, il 79% dei pazienti ha mantenuto la capacità di camminare senza difficoltà significative. I ricercatori non hanno osservato neppure un aumento delle infezioni gravi.
Il responsabile globale per la SM di Biogen, Bernd Kieseier, ha affermato che i risultati evidenziano l’effetto “dirompente” di Tecfidera sui pazienti per almeno un decennio. Si è detto “fortemente convinto” che i nuovi dati rafforzeranno il farmaco in un settore di mercato competitivo come quello della SM perché i medici possono ora mostrarne l’effetto ai pazienti dopo 10 anni di utilizzo.
I nuovi dati arrivano mentre i produttori di farmaci lottano nel campo sempre più competitivo della SM. Approvato nel 2017, Ocrevus, farmaco iniettabile di Roche, è rapidamente diventato un prodotto di successo. Nonostante la concorrenza, l’anno scorso Tecfidera ha incrementato gli incassi dalle vendite, arrivando a 4,2 miliardi di dollari. Nella prima metà del 2019, il farmaco di Biogen ha già raccolto 2,15 miliardi di dollari.
Biogen riceve royalties dalle vendite di Ocrevus quindi è in qualche modo protetta dalla minaccia comunque rappresentata dal farmaco di Roche.
Oltre a questo farmaco, Tecfidera è anche in competizione con Gilenya, prodotto a somministrazione orale di Novartis, e Aubagio di Sanofi.