Anche la salute cardiovascolare un caro prezzo al lockdown. In questo periodo di emergenza sanitaria – e in particolare a marzo – si è registrato un netto calo degli accessi ospedalieri legati a eventi coronarici acuti e delle procedure invasive.
Bayer affida l’analisi di questo fenomeno a Claudio Ferri, Past President di SIIA (Società italiana Ipertensione Arteriosa). “Nel 2019 ho avuto la possibilità di fare circa 6.000 visite ambulatoriali, mentre nella Fase 1 del COVID-19, dopo cioè il decreto cosiddetto #staiacasa, ho fatto appena 24 visite ambulatoriali in 3 settimane – osserva Ferri – Simultaneamente, ho avuto un incremento molto netto dei contatti telematici: utilissimi senz’altro, ma dall‘impatto modesto rispetto al consulto de visu. So con certezza che – come è ovvio in considerazione della sospensione degli ambulatori – lo stesso è accaduto in tutta Italia, persino in regioni che non hanno patito una grave emergenza in corso di COVID-19”.
“Tuttavia – continua Ferri – le malattie cardiovascolari e i loro fattori di rischio, covano sotto la cenere: il numero di accessi in ospedale si è ridotto per tanti motivi, prima di tutto la paura dei pazienti, che hanno preferito rimanere a casa. Purtroppo, i numeri già stanno dimostrando che i pazienti non-COVID, malgrado gli immensi sforzi dei medici, hanno pagato a caro prezzo l’emergenza COVID“.
Per questo motivo, in fase post-emergenza COVID-19 è essenziale sapere cosa fare e a chi rivolgersi in caso di necessità: andare dal medico curante e dallo specialista, in sicurezza, continuando a seguire le terapie prescritte.
A questo proposito, il professor Ferri fornisce alcuni consigli:
“In qualsiasi situazione, a meno di casi particolari e specifici, le cure per le patologie cardiovascolari preesistenti vanno proseguite. Inoltre, bisogna sempre continuare a fare attività fisica – magari in casa – e a seguire una dieta corretta, controllando – anche facendo ricorso all’automisurazione – i fattori di rischio cardiovascolare. Se il curante è irraggiungibile fisicamente, non si deve ricorre a incongrue modificazioni terapeutiche, ma interagire telematicamente con il collega“.
I canali dove i pazienti, i care-giver e gli utenti possono reperire informazioni e consigli a distanza esistono, basta scegliere quelli affidabili ed accreditati, come ad esempio il sito della SIIA che rappresenta uno strumento serio cui affidarsi per essere aggiornati.
L’attività di Bayer
Anche Bayer ha scelto i social media come strumento per promuovere una corretta prevenzione delle malattie cardiovascolari: sulla pagina Facebook “Il Battito del cuore“ è possibile, da questo mese, trovare contenuti inediti, ispirati alla forza del linguaggio universale della musica, uniti a consigli per prendersi cura del proprio cuore, anche in questo periodo di lento ritorno alla norma.
La campagna già da due anni vede il coinvolgimento di un grande artista e testimonial, Luca Carboni, che nel 2019 ha cantato insieme a cinque cardiologi musicisti.