(Reuters Health) – L’anticoagulante Xarelto, prodotto da Bayer e Johnson & Johnson, ha dimostrato di ridurre del 24% il rischio di attacchi cerebro-vascolari mortali nei pazienti con aterosclerosi grave. L’evidenza emerge da uno studio presentato al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC), in corso a Barcellona. Xarelto è già stato approvato per una serie di condizioni cardiovascolari e per la prevenzione di insulti cerebrali determinati dalla fibrillazione atriale, aritmia cardiaca comune negli anziani. Nel mercato dei farmaci contro le aritmie cardiache, Xarelto è in testa con il rivale Eliquis, di proprietà di Pfizer e di Bristol-Myers Squibb. È anche in concorrenza con Pradaxa di Boehringer Ingelheim. Nessuno di questi farmaci, però, è stato ancora testato contro l’aterosclerosi. Le evidenze dello studio presentato a Barcellona estendono potenzialmente il mercato di Xarelto ai 30 milioni di pazienti affetti da forme severe di aterosclerosi e di fibrillazione atriale.
Le altre evidenze e le prospettive
La combinazione di Xarelto e aspirina risulta più efficace del 24% nel prevenire ictus, attacchi cardiaci e morti cardiovascolari rispetto al trattamento standard costituito dalla sola aspirina. Le probabilità di subire un insulto cerebro-vascolare, con la combo Xarelto- aspirina, si riducono del 42%. L’aspetto negativo consiste nel sanguinamento (70%) verificatosi rispetto ai pazienti trattati con la sola aspirina, anche se Bayer ha definito basso tale rischio. L’azienda tedesca ha aggiunto che la differenza è dovuta principalmente a un numero maggiore di emorragie gastrointestinali e che non ci sono dati che dimostrino che i pazienti trattati con la combinazione Xarelto-aspirina siano esposti ad un rischio aumentato di emorragie potenzialmente mortali nel cervello o in altri organi vitali.”Complessivamente i vantaggi superano di gran lunga i rischi di effetti collaterali: il tasso di mortalità si è chiaramente abbassato anche prendendo in considerazione i casi di sanguinamento fatale”, ha affermato Frank Misselwitz, responsabile dello sviluppo dei farmaci cardiovascolari di Bayer. Il rischio di morire per qualsiasi causa durante lo studio di quattro anni è stato inferiore del 18% nel gruppo Xarelto più aspirina. I partecipanti soffrivano di malattie coronariche (CAD) o di malattie delle arterie periferiche (PAD), forme comuni di stenosi arteriose progressive degli arti inferiori e del collo. In genere questi pazienti erano trattati con aspirina, molto più economica.I buoni risultati registrati dallo studio presentato all’ESC rafforzano la divisione farmaceutica del colosso tedesco, particolarmente gradita e opportuna dopo il frozen della Commissione Europea all’acquisto di Monsanto per 66 miliardi di dollari. Ma Bayer è ancora esposta al rischio di un crollo importante delle vendite quando il brevetto statunitense di Xarelto scadrà nel 2024. Nel 2016 il farmaco ha portato nelle casse di Bayer 2,9 miliardi di euro, in crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Sempre nello stesso periodo il partner J&J, che riceve la maggioranza dei ricavi statunitensi, ha incassato 2,3 miliardi di dollari, in crescita del 23%.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)