Sulla base di un protocollo siglato con AIFA, Bayer annuncia la donazione di circa un milione di compresse di clorochina.
La Commissione Tecnico-Scientifica di AIFA lo scorso 13 marzo ha inserito la clorochina, assieme ad altri farmaci, nell’elenco dei medicinali con indicazione terapeutica diversa da quella autorizzata e impiegabili per il trattamento di pazienti affetti da COVID-19 (GU del 17 marzo 2020, nr. 69).
La clorochina, inoltre, è stata inserita ufficialmente nel Vademecum per la cura delle persone con malattia da COVID-19 della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – versione 2.0 del 13 Marzo 2020 -.
“In un contesto drammatico e internazionale come quello attuale, la priorità di Bayer è aiutare i pazienti di tutto il mondo, attraverso uno sforzo collettivo senza precedenti, anche in collaborazione con altre aziende farmaceutiche”, dice Franco Pamparana, Direttore Medical Department di Bayer Italia.
Bayer, in considerazione della pandemia da COVID-19, sostiene le attività dei Paesi che hanno in cura pazienti affetti da SARS-CoV-2, contribuendo ad alleviare le pressioni sui sistemi sanitari.
Il coordinamento e la supervisione dell’utilizzo di clorochina fuori dalle indicazioni terapeutiche autorizzate, è sotto la responsabilità esclusiva delle autorità sanitarie competenti di ciascun Paese.
La clorochina, infatti, in questa particolare emergenza, va assunta sotto stretta valutazione medica poiché i farmaci soggetti a prescrizione devono essere utilizzati esclusivamente sotto la guida di un medico.
Bayer produce la clorochina, farmaco antimalarico, fuori dall’Unione Europea; le autorità cinesi l’hanno indicata come trattamento raccomandato per COVID-19.