Celltrion e Thermo Fisher Scientific sarebbero interessate all’acquisizione dell’asset BioPharma Solutions di Baxter, e con loro anche alcune società di private equity. L’indiscrezione arriva dall’agenzia di stampa Reuters.
Celltrion ha confermato di aver effettivamente esaminato una potenziale acquisizione di BioPharma Solutions “per assicurarsi strutture di produzione globali stabili”, ma “nulla è confermato”, secondo quanto si legge in una nota informativa della pharma sudcoreana.
BioPharma Solutions è una CDMO; produce e confeziona farmaci per le aziende biofarmaceutiche, soprattutto prodotti da infondere o iniettare.
Nel 2022 BioPharma ha generato un fatturato di 644 milioni di dollari per Baxter, circa il 4% del fatturato dell’intera azienda.
A gennaio la pharma USA ha annunciato di valutare alternative – compresa una potenziale vendita – per l’attività CMO e che avrebbe scorporato gli asset delle terapie renali e per pazienti acuti in una società indipendente quotata in Borsa, con l’obiettivo di concentrare il focus del business sul settore delle forniture ospedaliere e sull’assistenza connessa.
I guadagni derivanti dagli spin off potrebbero aiutare Baxter a ripagare il debito contratto nel 2021 per l’acquisizione di Hill-Rom, un’azienda medtech da 10,5 miliardi di dollari.
Alla fine del 2022 Baxter aveva in cassa circa 1,7 miliardi di dollari cash, ma quasi 16,6 miliardi di dollari di debiti a lungo termine.
Nell’ambito della revisione annunciata, a febbraio 2023 Baxter ha presentato un piano per risparmiare più di 300 milioni di dollari nell’anno in corso.
“Le nostre priorità per l’impiego della liquidità si concentrano sull’accelerazione del rimborso del debito, sul mantenimento del dividendo e sulla ripresa del riacquisto di azioni nel tempo”, ha dichiarato il mese scorso il direttore finanziario di Baxter, Jay Saccaro, in un comunicato stampa sui risultati del Q4 2022 dell’azienda.