Sfruttare la scia lunga della crescita esponenziale registrata durante la pandemia per espandersi a livello globale. Con un impianto di produzione mRNA in ogni continente. E’ questa, in estrema sintesi, la linea che Stéphane Bancel, CEO di Moderna, ha indicato per i prossimi anni alla biotech USA in occasione del World Economic Forum di Davos.
Nel 2021 Moderna ha registrato un utile netto di 12,2 miliardi di dollari, mentre nel 2022 le vendite dei vaccini anti Covid-19 le hanno fatto incassare 18,4 miliardi di dollari. E le previsioni 2023 si attestano sui 5 miliardi di dollari.
Spikevax, il vaccino anti Covid-19 di Moderna, è un vaccino a mRNA che può essere adattato alle nuove varianti di SARS-CoV-2.
La biotech USA è convinta che Spikevax possa adattarsi anche ai nuovi ceppi virali. Bancel ha ricordato che a giugno 2022 il Center for Biologics Evaluation and Research (CBER) della FDA aveva richiesto nuovi vaccini per la variante BA.5 Omicron. L’azienda è stata in grado di portare questi nuovi vaccini nelle farmacie in 60 giorni.
Per diversificare le proprie attività, Moderna ha iniziato a espandere il proprio raggio d’azione attraverso partnership e accordi globali dalla fine del 2022. Il 4 gennaio ha annunciato l’acquisizione della biotech giapponese OriCiro Genomics per 85 milioni di dollari.
Con questa operazione Moderna si è assicurata una tecnologia che, secondo Bancel, consentirà di ridurre di due settimane il tempo necessario per passare dalla progettazione della sequenza genica alla messa a punto dei prodotti. Questa tecnologia sarà pronta entro l’autunno del 2024.