(Reuters Health) – La combinazione di durvalumab, l’anti-CTLA4 di AstraZeneca, noto con il nome commerciale di Imfinzi, e chemioterapia è efficace nel frenare la progressione del carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico. A evidenziarlo è stato l’ampio studio clinico di fase avanzata Poseidon, i cui risultati sono stati anticipati ieri dall’azienda inglese.
Nella sperimentazione i pazienti hanno ricevuto Imfinzi e chemioterapia a base di platino, Imfinzi, tremelimumab e chemioterapia o quest’ultima da sola. Dal trial sono stati esclusi pazienti con mutazioni a livello del gene del recettore EGFR o di ALK.
“Lo studio ha raggiunto l’endopoint primario mostrando un miglioramento statisticamente significativo su sopravvivenza libera da progressione in pazienti trattati con la combo Imfinzui e chemioterapia rispetto a quest’ultima da sola”, ha spiegato l’azienda inglese in una nota. E un miglioramento della sopravvivenza è stato registrato anche con la combo a tre, sempre rispetto alla chemioterapia da sola.
Lo studio proseguirà per valutare la sopravvivenza globale con dati previsti per il 2020, secondo quanto sottolineato da AstraZeneca.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)