(Reuters Health) – Lynparza ha dimostrato di poter ridurre notevolmente il rischio di peggioramento del carcinoma ovarico in uno studio di fase III.
Utilizzato come terapia di mantenimento e di rinforzo della chemioterapia, il farmaco di AstraZeneca ha fermato o invertito la crescita del tumore nel 60% dei pazienti studiati per tre anni nel trial. Solo il 28% dei soggetti del gruppo di controllo, trattato solo con chemioterapia, non ha avuto una progressione del tumore.
Nel quarto anno di studio, il tasso di sopravvivenza libera da progressione (PFS) nel gruppo Lynparza era ancora superiore al 50%, contro l’11% del gruppo trattato con la sola chemioterapia.
Il farmaco, già approvato per l’uso in pazienti con mutazioni BRCA e per un certo tipo di tumore al seno, è stato il primo inibitore PARP a raggiungere il mercato alla fine del 2014 quando ha ottenuto l’approvazione negli USA.
AstraZeneca, che ha pubblicato a giugno alcune informazioni iniziali sullo studio, ha incassato lo scorso anno 297 milioni di dollari dalle vendite di Lynparza. Gli analisti prevedono 2 miliardi di dollari di ricavo dal farmaco nel 2023.
Il risultato di questo studio dovrebbe aprire la strada all’ampliamento dell’utilizzo del farmaco, che è stato sviluppato e commercializzato con MSD nell’ambito di un accordo stipulato l’anno scorso. AstraZeneca ha preso in carico tutto l’aspetto regolatorio.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)