(Reuters Health) – Secondo nuovi dati di uno studio clinico, l’anticoagulante Brilique (ticagrelor) di AstraZeneca riduce il rischio di decesso per cause cardiovascolari del 29% nei pazienti con una storia alle spalle di infarto del miocardio, se questi continuano ad assumerlo dopo il periodo iniziale standard di 12 mesi.I risultati, presentati durante il congresso della Società Europea di Cardiologia in corso a Barcellona, provengono da una sotto-analisi dello studio clinico Pegasus, che nel 2015 aveva ottenuto risultati positivi. Lo studio ha esaminato i soggetti che avevano avuto un infarto del miocardio nei tre anni precedenti ed è stato concepito per valutare l’estensione d’uso di Brilique, un prodotto sul quale AstraZeneca fa molto affidamento.La sotto-analisi ha rivelato anche una riduzione del rischio del 20% in tutte le cause di decesso, mentre i tassi di sanguinamento risultano in linea con il profilo di sicurezza del farmaco.
Fonte: European Society of Cardiology Congress 2017
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Daily Health Industry