Valutare l’efficacia del trattamento anti diabete di tipo 2 ‘SGLT2’ contro le patologie cardiovascolari e renali. È questo l’obiettivo dei due studi di fase III che AstraZeneca ha fissato per Forxiga, (dapagliflozin). A oggi non ci sono ancora risultati che dimostrino l’efficacia di Forxiga di questo prodotto nella prevenzione delle malattie cardiache e del rischio infarto per i pazienti con diabete 2, ma la strategia messa di atto dalla big pharma inglese sembra essere quella giusta anche per contrastare la concorrenza con i suoi diretti competitor, Boehringer Ingelheim e Eli Lilly, con il loro farmaco Jardiance.
L’obiettivo di AstraZeneca è appunto quello di ottenere questi dati per il suo prodotto e far si che da qui al 2019 possa scalare il mercato. A supportare le attese, ci sono anche i dati presentati durante l’incontro annuale dell’American Diabetes Association. Lo studio avviato da AstraZeneca, per numeri e importanza, sarebbe il primo a dare risultati nel campo delle patologie renali “un settore che – ha spiegato la big pharma inglese – a oggi ha ancora poche opzioni di trattamento ”. Si stima che siano circa 200 milioni di persone che nel mondo sono affette da malattie renali croniche e 38 milioni quelle che hanno un’insufficienza cardiaca cronica