Con un pagamento in anticipo a favore di Transgene pari a dieci milioni di dollari, AstraZeneca si assicura un ruolo attivo nel campo dello sviluppo dei virus oncolitici nell’ambito oncologico.
I virus oncolitici hanno conosciuto un ritorno di interesse negli ultimi anni, da quando le principali aziende farmaceutiche, come Boehringer Ingelheim e Johnson & Johnson li hanno identificati come metodi per aumentare l’efficacia dei trattamenti immuno-oncologici.
AstraZeneca è entrata nel settore nel 2015, quando ha acquisito i diritti su un programma di Omnis, oggi conosciuta come Vyriad. Nonostante questo, però, l’azienda inglese non è sponsor di alcuna sperimentazione in corso.
Ora, AstraZeneca si è mossa per ampliare significativamente la sua pipeline di virus oncolitici, proprio grazie all’accordo con Transgene. La partnership consentirà ad AstraZeneca di selezionare i transgeni da codificare all’interno dei virus e chiedere a Transgene di avviare i candidati ai test pre-clinici.
L’azienda inglese assumerà quindi il controllo di un determinato programma una volta che avrà raggiunto la fase di sviluppo in vivo; e se punterà a un farmaco in particolare, rimarrà responsabile del trattamento nel corso della sperimentazione clinica e della commercializzazione.
In cambio, Transgene riceverà 10 milioni di dollari in anticipo, oltre a tre milioni di dollari in caso di raggiungimento di obiettivi importanti. E AstraZeneca potrà anche effettuare pagamenti per altri programmi.