(Reuters Health) – A fronte di un pagamento di 700 milioni di dollari subito e altri 90 milioni legati alle vendite, AstraZeneca è pronta a cedere alla tedesca Grunenthal i diritti di Nexium, il suo farmaco anti-reflusso. A dichiararlo è stata la stessa azienda inglese, che ha motivato la scelta parlando di aree terapeutiche fuori ormai dal target di interesse.
Grunenthal sarebbe pronta, inoltre, ad acquisire i diritti a livello mondiale, esclusi quelli in USA e Giappone, di Vimovo, la combinazione dell’antiinfiammatorio naprossene e del protettore dello stomaco esomeprazolo, per 115 milioni di dollari, più altri potenziali 17 milioni.
Nexium, l’inibitore di pompa protonica sviluppato da AstraZeneca, non ha più la protezione del brevetto nella maggior parte dei mercati in tutto il mondo, mentre Vimovo sarà ancora coperto da brevetto fino al 2025. I diritti di Nexium come farmaco da banco, invece, sono stati ceduti a Pfizer nel 2012.
AstraZeneca ha dichiarato che continuerà a produrre e fornire Nexium nell’ambito di un accordo di fornitura a lungo termine e a commercializzare il farmaco in tutti i mercati, all’infuori dell’Europa. L’azienda farmaceutica inglese, dunque, si concentrerà sempre di più sulle principali aree terapeutiche che la caratterizzano: oncologia, cardiovascolare, renale e metabolica e respiratoria.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)