Torna, fino a domenica 2 ottobre, la European Biotech Week: una settimana di iniziative ed eventi per raccontare la biotecnologia a tutti. La Settimana delle biotecnologie è nata circa 10 anni fa in Canada ed è sbarcata in Europa nel 2013. in occasione del 60° anniversario della scoperta della struttura del DNA, per volontà di EuropaBio – Associazione della bio-industria europea. In Italia è tradizionalmente coordinata e promossa da Assobiotec, membro fondatore di EuropaBio. L’Italia, anche quest’anno, con 55 iniziative in programma, si conferma il Paese europeo con il maggior numero di appuntamenti, pensati per platee di diversa natura: dai ricercatori e dagli addetti ai lavori, alle istituzioni, fino agli studenti, alle famiglie ed ai bambini. Lungo tutto il Paese si alterneranno laboratori educativi, seminari, dibattiti pubblici sul ruolo e le potenzialità del biotech così come spettacoli, playdecide e altri eventi a “porte aperte”, che offriranno la possibilità di visitare laboratori di ricerca e sperimentare in prima persona come gli organismi viventi ci possono aiutare anche a ottenere prodotti di uso comune.
“Gli appuntamenti sono tanti ma l’obiettivo è unico: promuovere la divulgazione del sapere scientifico, della ricerca e dell’innovazione che si fanno prodotto, e avvicinare il grande pubblico a queste tecnologie abilitanti che fanno ormai parte della vita quotidiana di tutti noi e rappresentano una straordinaria risposta a tante esigenze sempre più urgenti per le moderne società a livello di salute pubblica, cura dell’ambiente, agricoltura e alimentazione. – commenta Riccardo Palmisano, presidente di Assobiotec – la biotecnologia può, e a nostro avviso deve essere, uno dei motori del rilancio dell’economia e dell’occupazione del Paese. Bisogna essere in grado di cogliere l’occasione che ci si presenta e di valorizzare le eccellenze che in Italia non mancano. Con gli interventi giusti ed una governance chiara e stabile, l’Italia può giocare un ruolo di primo piano a livello globale”.