Sono 76mila i dipendenti dell’industria dei dispositivi medici, il 36% laureati e il 44% donne. È la fotografia degli occupati del settore, che vanta un +22% di laureati rispetto alla media industriale del nostro Paese. “Le nostre imprese non solo generano lavoro altamente qualificato, ma promuovono e valorizzano l’occupazione femminile. Nonostante il momento che viviamo sia complesso, continuiamo a investire perché crediamo nell’innovazione, nel valore della ricerca e nei giovani talenti”. Questa, in sintesi, la dichiarazione del Presidente di Assobiomedica, Massimiliano Boggetti, in occasione del recente incontro con la delegazione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, guidata dal Rettore Raffaele Calabrò. “È fondamentale – ha dichiarato Boggetti – creare delle sinergie con il mondo accademico per sviluppare e favorire l’attrazione dei talenti e offrirgli opportunità per restare in Italia, al contrario di quanto troppo spesso accade oggi. Giovani e trasferimento tecnologico sono stati al centro del dibattito con la delegazione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Fare ricerca e agevolare il trasferimento tecnologico nel settore delle scienze della vita sono passaggi fondamentali per contribuire in modo determinante allo sviluppo della medicina del futuro, quella delle 4P: predittiva, preventiva, partecipativa e personalizzata. Per questo è oggi importante puntare sulla collaborazione costante con gli spin-off universitari affinchè abbiamo il giusto supporto per poter spiccare il volo”.
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