(Reuters Health) – Un aumento di prezzo massiccio e ingiustificato, ben oltre il cento per cento: sarebbe questo il motivo dell’indagine aperta dalla Commissione Europea nei confronti di Aspen Pharmacare e che avrebbe portato anche al ritiro di farmaci del più grande produttore di generici africano in alcuni Paesi dell’UE, o alla minaccia di farlo in altri. Secondo l’antitrust europea, l’indagine si concentrerà, in particolare, sui medicinali a base di clorambucil, melfalan, mercaptopurina, tioguanina e busulfan, usati nel trattamento di forme tumorali ematologiche. “Le aziende dovrebbero essere premiate per il fatto che producono questi farmaci e per assicurarsi che continuino a farlo – ha dichiarato Margrethe Vestager, commissario europeo per la Concorrenza – ma quando il prezzo di un farmaco aumenta improvvisamente, la Commissione ha il dovere di vigilare”. Aspen, dal canto suo, ha dichiarato che l’indagine riguarda diverse sue filiali europee e che collaborerà con la Commissione. L’inchiesta coinvolgerà tutta l’Europa (tranne l’Italia), che ha comminato all’azienda una multa di cinque milioni di euro, lo scorso ottobre, per l’aumento di prezzo, anche del 1500%, di alcuni farmaci chiave. L’organismo europeo può richiedere fino al 10% del fatturato globale come risarcimento per aver violato le norme antitrust. Aspen, la cui sede principale si trova nella città sudafricana di Durban, ha visto un incremento delle proprie azioni di nove volte tanto il valore che avevano nel 2008, grazie all’espansione all’estero e ai benefici ottenuti dalla scadenza dei brevetti dei farmaci più venduti.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry