Benché la spesa per i prodotti antidepressivi in Italia nel 2016 sia calata (-8,2%) a causa delle scadenze brevettuali, il numero di unità standard vendute (fiale e compresse) è cresciuto del +1,6% rispetto al 2015. A fotografare lo scenario è QuintilesIMS Italia, società leader globale nell’offerta integrata di informazioni e tecnologia per il mondo della salute che ha diffuso i dati in occasione della Giornata Mondiale della Salute 2017 dedicata alla Depressione, che cade venerdì 7 aprile. Nel 2016 nel nostro Paese sono state vendute oltre 1.1 miliardi di unità standard di antidepressivi, raggiungendo una spesa totale di oltre 262 milioni di euro. Dal punto di vista regionale il Nord registra il maggior consumo di antidepressivi in Italia per abitante: la Liguria al primo posto con un punteggio di 24 (unità standard giornaliera per abitante), seguita da Emilia-Romagna con 21 e Piemonte 20 dosi per abitante. Al Sud domina la classifica la Calabria con 16, seguita da Basilicata (13) e dalla Sicilia (13). Chiude la classifica nazionale la regione Campania con un consumo pari a 12 dosi per abitante.
Il mercato europeo
In Europa il mercato dei paesi top 5 vale 1,8 miliardi (valori a realizzo industria). Spicca la crescita dei consumi del Regno Unito (+5,6% per unità standard), seguito da Spagna (+2,9%) e Germania (+1,9%). Chiude la classifica l’Italia (+1,6%) preceduta dalla Francia con un mercato che è cresciuto del +1,8%. L’Italia, tra questi paesi europei, è quella con il consumo medio pro capite più basso (18,6 unità standard) contro 26,6 della Francia, 31,8 degli spagnoli e 50 del Regno Unito.