Intervista a Francesca Patarnello
VP Market Access & Government Affairs AstraZeneca
Qual è lo stato dell’arte del market access in Italia?
Ci sono grossi problemi per quanto riguarda l’accesso ai farmaci nelle indicazioni più specialistiche. Rendere un farmaco accessibile ai pazienti è un percorso difficile. Ci sono casi, come quelli delle malattie croniche, nei quali il problema dell’accesso è forte, anche se non è evidente. Ci sono ancora pazienti che non riescono ad accedere alle cure perché sono lontani dagli specialisti. È un problema che coinvolge moltissime persone, più di quante siamo abituate a vedere nell’oncologia.
Quali sono le maggiori difficoltà?
Il market access è un’operazione difficile da declinare su 20 regioni. A monte, sarebbe necessario un lavoro di analisi. Abbiamo pochi numeri chiari su questo aspetto. C’è poca sensibilità rispetto al fatto che questi sono problemi da affrontare valutando dati e cercando di capire se la strada migliore è quella di risparmiare sui farmaci o sulle prestazioni. E poi c’è tutto l’enorme lavoro di adattamento del processo a ogni singola situazione locale, dove, come problema da risolvere, prevale l’aspetto legale rispetto a quello strettamente clinico. Si perde molto tempo con le interpretazioni burocratiche. Il mio mondo ideale è quello in cui il market access non serve più e gli operatori del settore possono dedicarsi alle attività di ricerca e sviluppo dei farmaci.
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