(Reuters Health) –È ben tollerato il farmaco per la fibrosi cistica sviluppato dalla biotech USA Corbus Pharmaceuticals. Il medicinale antinfiammatorio, somministrato in aggiunta alla normale terapia, non avrebbe indotto effetti collaterali gravi negli 85 adulti in studio. Il farmaco, anabasum, è stato somministrato per via orale a dosi crescenti per 16 settimane e ha mostrato una riduzione dose-dipendente, rispetto al placebo, delle esacerbazioni polmonari acute, che normalmente richiedono la somministrazione di antibiotico endovena. In particolare, i pazienti trattati alla dose più alta – 20 milligrammi due volte al giorno – hanno fatto registrare una riduzione del 75% delle esacerbazioni polmonari acute. Questi aggravamenti della malattia spesso richiedono il ricovero e possono accelerare la perdita della funzionalità polmonare dei pazienti con fibrosi cistica, che colpisce circa 75 mila persone nel mondo. L’azienda americana non ha fornito i dati sulla funzionalità polmonare, ma ha riportato che diversi biomarker legati all’infiammazione e rintracciabili nell’espettorato sarebbero stati ridotti nei pazienti trattati con anabasum rispetto al placebo. La maggior parte dei pazienti in studio, però, era in cura già con un farmaco che migliora la funzionalità polmonare, Orkambi di Vertex. La riduzione dell’infiammazione, secondo i ricercatori, potrebbe avere un ruolo importante nel migliorare i sintomi della malattia. Inoltre, anabasum potrebbe essere usato indipendentemente dalla mutazione genetica che colpisce i malati.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health News)