La Corte d’Appello USA sta per decidere sul caso del brevetto su Repatha, l’anticorpo monoclonale sviluppato da Amgen per l’ipercolesterolemia. E Big Pharma ha gli occhi puntati sul duello tra l’azienda biotech americana e Sanofi e Regeneron, che in commercio hanno il competitor Praluent. La decisione dei giudici, infatti, potrebbe influenzare i farmaci in via di sviluppo e le pipeline delle aziende di settore. Dalla parte di Sanofi e Regeneron starebbero, appunto, le principali aziende di Big Pharma, come Pfizer, Eli Lilly e Ipsen, alle quali non piace l’idea che i brevetti sugli anticorpi coprano il modo in cui funzionano, mentre dovrebbero limitarsi a valutare la struttura specifica. AbbVie, al contrario, difende i diritti di Amgen, dichiarando che dal momento che gli anticorpi sono costosi da sviluppare e senza opportune coperture brevettuali non varrebbe la pena affrontare spese così alte. Nel caso in cui la Corte d’Appello desse ragione ad Amgen, Sanofi e Regeneron potrebbero essere costrette a ritirare dal mercato Praluent o a raggiungere un accordo di royalty con Amgen. C’è comunque un precedente, una battaglia legale tra Amgen e Roche su un farmaco per l’anemia e nella quale l’azienda biotech ha tenuto duro, ottenendo il lancio del farmaco dell’azienda svizzera solo a brevetto scaduto. In sostanza, Big Pharma vorrebbe che la corte d’Appello capovolga la sentenza. Nel frattempo, però, Praluent resta sul mercato. Le parti si ritroveranno di nuovo una contro l’altra in giudizio per un altro brevetto, quello di Amgen su un farmaco che agisce sul sistema immunitario e che, secondo la casa farmaceutica, sarebbe stato usato nella messa a punto di Dupixent, farmaco di Sanofi e Regenron contro la dermatite atopica.