Amgen, bene Sotorasib nel carcinoma polmonare con mutazione KRAS

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Il New England Journal of Medicine (NEJM) ha pubblicato i dati aggiornati dell’intera coorte dello studio clinico di fase 1 CodeBreaK 100, che ha valutato la molecola sperimentale Sotorasib di Amgen in 129 pazienti affetti da diversi tumori solidi in fase avanzata.

I dati sono stati inoltre presentati in occasione del Congresso annuale dell’European Society for Medical Oncology (ESMO), nel quale sono stati resi noti anche i dati di 59 pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC, non-small cell lung cancer) in fase avanzata.

“CodeBreaK 100 è il più vasto studio clinico di fase I/II, nonché la prima sperimentazione sull’uomo (“first-in-human”), condotto su un inibitore di KRAS – afferma David M. Reese, vicepresidente esecutivo di Ricerca e Sviluppo presso Amgen – All’inizio di quest’anno, nel corso del congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), avevamo annunciato dati incoraggianti sui pazienti con carcinoma del colon-retto in fase avanzata e diversi altri tumori solidi. Siamo lieti di condividere l’aggiornamento dei risultati dello studio di fase I, in particolare nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase avanzata; attendiamo di leggere, entro la fine dell’anno, i dati di fase II relativi a pazienti compromessi che hanno ricevuto più linee di chemioterapia”.

“La mutazione KRAS è un driver di diversi tipi di tumori solidi, ed è particolarmente diffuso nel carcinoma polmonare non a piccole cellule – spiega Fabrice Barlesi Professore di Medicina presso l’Università di Aix-Marseille, Direttore medico del Gustave Roussy Institute a Parigi – Ciò nonostante, attualmente non ci sono opzioni terapeutiche approvate mirate alla mutazione KRAS e i pazienti continuano ad aver bisogno di nuove opzioni di trattamento, il che rende questi nuovi risultati particolarmente importanti”.

Sotorasib ha dimostrato un tasso di risposta obiettiva (ORR,) confermato e tassi di controllo della malattia (DCR) rispettivamente pari a 35,3% e 91,2% nei 34 pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) pesantemente pretrattati (mediana di 2 linee precedenti di terapia) che hanno ricevuto una dose giornaliera di 960 mg (dati raccolti fino al 1° giugno 2020).

In tutti i pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) arruolati è stata osservata attività antitumorale a tutti i dosaggi, con un ORR confermato pari a 32,2% e DCR pari a 88,1%, e con una durata mediana della risposta pari a 10,9 mesi, con 10 responder su 19 ancora in risposta al cut-off dei dati. In occasione della prima valutazione, alla settimana 6, è stata osservata una riduzione delle dimensioni del tumore nel 71,2% dei pazienti. La sopravvivenza mediana libera da progressione (mPFS, median progression-free survival) nei pazienti trattati con sotorasib è stata di 6,3 mesi.

La sicurezza e la tollerabilità nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) sono state coerenti con i risultati di CodeBreaK 100 osservati in precedenza. Non sono state osservate tossicità dose-limitanti e non si sono verificati eventi avversi fatali correlati al trattamento (TRAE). I TRAE più comuni sono stati diarrea (25,4%), aumento dell’alanina aminotransferasi (ALT; 20,3%), aumento dell’aspartato aminotransferasi (AST; 20,3%), astenia (10,2%) e nausea (10,2%). 11 pazienti (18,6%) hanno sperimentato TRAE di grado 3 o superiore; uno di questi ha avuto TRAE di grado 3 con aumenti di ALT e AST, che hanno determinato la necessità di interrompere il trattamento.

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