(Reuters Health) – Con una riduzione delle previsioni sulle entrate del 2020, stimate tra 14,85 e 15,60 dollari invece dei 16,14-25,5 indicati dagli analisti, sono calate del 2,5% anche le azioni di Amgen.
La differenza è dovuta principalmente al calo degli interessi attivi e alla contabilizzazione anticipata dell’acquisizione della partecipazione del 20,5% della cinese BeiGene, secondo quanto dichiarato dal CFO dell’azienda biotech, Peter Griffith, secondo il quale il prezzo di vendita dei farmaci di Amgen è sceso del 5% nel 2019 e dovrebbe continuare a calare anche quest’anno.
Per quel che riguarda i risultati dell’ultimo trimestre dell’anno scorso, Amgen ha dichiarato che le vendite dei suoi prodotti sono diminuite del 2% rispetto al 2018, a causa della concorrenza di generici e biosimilari.
Le vendite nel Q4 hanno totalizzato 5,88 miliardi di dollari, mentre i ricavi totali sono scesi dell’1% a 6,2 miliardi di dollari, oltre le stime degli analisti che si attestavano a 6,06 miliardi di dollari.
L’utile rettificato per azione del trimestre è aumentato del 6% a 3,64 dollari, battendo le stime medie di Wall Street a 3,48 dollari.
Gli utili netti, infine, sono scesi del 5% a 2,85 dollari per azione a causa dei maggiori costi operativi.
Nel Q4 le vendite dei farmaci più datati, come Neulasta e Sensipar, sono fortemente diminuite a causa della concorrenza delle versioni a basso costo.
Le vendite di Neulasta sono scese del 43% a 665 milioni di dollari e quelle di Sensipar del 76% a 107 milioni di dollari. Viceversa, sono aumentate le vendite dei nuovi farmaci, come il prodotto per l’ipercolesterolemia Repatha e l’antiemicranico Aimovig, cresciute, rispettivamente, del 26% a 200 milioni di dollari e del 3% a 98 milioni di dollari.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)