(Reuters Health) – Non si ferma la strategia di M&A messa in atto da Allergan. La big pharma ha annunciato l’intenzione di acquisire Tobira Therapeutics Inc. Obiettivo dell’offerta – pari a 1,7 miliardi di dollari – è lo sviluppo di una terapia per la steatoepatite non alcolica (NASH): una patologia del fegato, simile alla cirrosi, che però colpisce soggetti che non assumono alcolici e che causa l’accumulo di grassi fino all’obesità. A tutto ciò si aggiunge anche la volontà espressa da Allergan di stringere un accordo con Akarna Therapeutics (per circa 50 milioni di dollari) al fine di entrare in possesso degli studi clinici che la piccolo azienda sta avviando proprio sul trattamento di questa malattia. A tutt’oggi infatti non esistono cure approvate per questa patologia che colpisce circa 15 milioni di persone negli Stati Uniti e che può causare anche la cirrosi, il trapianto o il tumore al fegato.
Wall Street ha accolto con favore la proposta di Allergan, tanto che le azioni della biotech hanno fatto registrare un rialzo del 720,89% nella giornata di ieri. Un dato positivo che ha ridato fiducia agli investori. Prima dell’estate infatti, Tobira aveva subito un grave danno in termini finanziari e d’immagine a causa del fallimento di alcuni studi clinici per il suo prodotto di punta contro la NASH – Cenicriviroc. Un risultato positivo da questi studi è tuttavia giunto attraverso un obiettivo secondario, relativo alla riduzione dell’entità della fibrosi epatica e quindi al rallentamento dello sviluppo della malattia. Secondo le stime, la vendita di questo prodotto potrebbe portare un guadagno annuale pari a circa 5 miliardi di dollari.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)