Nel corso dell’estate Alfasigma ha sottoscritto un accordo per acquisire l’intero capitale sociale di SOFAR, azienda farmaceutica italiana con oltre mezzo secolo di storia operativa nella ricerca, produzione e commercializzazione di farmaci, dispositivi medici e integratori alimentari. In un’intervista a Quotidiano Sanità, Francesco Balestrieri, Chief Executive Officer di Alfasigma, illustra il piano di crescita dell’azienda e racconta quale sarà il ruolo dell’acquisizione di SOFAR.
“Alfasigma sta intraprendendo un percorso di crescita guidato da tre direttive principali: focalizzarsi sempre di più sulla gastroenterologia, accelerare il processo di internazionalizzazione e puntare ancora di più sull’innovazione. SOFAR si inserisce perfettamente in questo percorso. È un’azienda italiana come noi, con una grande presenza nell’ambito gastroenterologico, quindi l’acquisizione, annunciata ad agosto e completata nelle tempistiche previste, porta a un’ottima sinergia e segna l’inizio del processo di integrazione delle due società”.
SOFAR sviluppa circa l’80% della sua attività in quest’area terapeutica e ha concentrato le ricerche sul microbiota all’interno del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo. Alfasigma sta sviluppando una pipeline di prodotti incentrata sull’area gastrointestinale dove può valorizzare al meglio il suo importante know-how scientifico.
“Questa azienda porta con se 50 anni di storia, un portfolio di prodotti importanti con brand di prodotti molto conosciuti e ha investito molto nella ricerca sul microbiota, quindi potrà arricchire il nostro portfolio anche in termini di innovazione”, continua Balestrieri.
Per quanto riguarda il futuro di Alfasigma dice: “vogliamo essere più specialty care, internazionali e innovativi di quanto siamo stati in passato. Esiste un ulteriore potenziale del portfolio attuale, come l’internazionalizzazione di alcuni prodotti, quindi inizieremo da qui. A questo si aggiunge una pipeline che offre ottime potenzialità, l’obiettivo è di portarla sul mercato dal 2024 in poi. E poi continueremo la nostra strategia di crescita con acquisizione di aziende e portafogli che vanno a inserirsi nel nostro percorso di crescita”.
I pilastri che supportano questo ambizioso piano di sviluppo sono tre: innovazione, focus e persone. “L’innovazione è parte del nostro Dna, è stato il nostro punto di partenza e crediamo che il nostro percorso di crescita debba ripartire da lì. Quando parlo di focus invece mi riferisco al focus sull’ambito gastroenterologia. Si tratta di un’area chiave per noi e crediamo che la focalizzazione con il tempo ci premierà, senza tuttavia tralasciare ovviamente le altre aree in cui siamo presenti e in cui abbiamo investito in questi anni. Per quanto riguarda le persone, credo che in un’azienda come la nostra il contributo delle persone sia fondamentale, quindi dobbiamo creare un ambiente in cui le persone possano contribuire nel migliore dei modi”.
Alfasigma è una delle principali aziende farmaceutiche a capitale italiano. Conta oltre 3000 dipendenti, due centri di ricerca, a Bologna e a Pomezia, a cui si andrà ad aggiungere il centro SOFAR di Bergamo, cinque stabilimenti produttivi ed un fatturato di oltre un miliardo e trenta milioni di euro. “Vantiamo una presenza diretta in 17 mercati e una presenza indiretta in più di 50. L’azienda è molto articolata, con capacità che vanno dallo sviluppo di nuovi prodotti alla realizzazione e commercializzazione. Ma sopratutto Alfasigma ha voglia di crescere, e credo che questa sia la nostra caratteristica più importante”.