Nel pomeriggio di martedì 29 novembre è stato approvato in Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro al Senato, con alcune modifiche, il testo dei due emendamenti identici al Decreto potenziamento Nato e Ssn Calabria presentati da Forza Italia e Fratelli d’Italia con i quali si punta a riformare sostanzialmente il funzionamento di AIFA.
Queste le principali novità:
• E’ abolita la figura del Direttore generale dell’Agenzia, che attualmente ha tutti i poteri di gestione dell’Agenzia e ne dirige l’attività e ricoperta al momento da Nicola Magrini;
• La Commissione consultiva tecnico-scientifica (Cts) e il Comitato prezzi e rimborso (Cpr) sono soppresse e le relative funzioni attribuite ad una nuova commissione unica denominata Commissione Scientifica ed Economica del Farmaco (Cse) composta in tutto da dieci membri, mentre attualmente ognuna delle due Commissioni ne ha dieci ciascuna;
• il Presidente dell’Aifa, carica oggi ricoperta da Giorgio Palù, diventa rappresentate legale dell’Agenzia.
Una delle novità apportate rispetto al testo originario dei due emendamenti, riguarda il fatto che, con un decreto del Ministero della Salute, di concerto con Funzione Pubblica e Mef, d’intesa con la Conferenza Stato Regioni, sono individuate non più solo le funzioni ma anche le modalità di nomina dello stesso presidente di Aifa, nonché del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico, due figure istituite dalla riforma dell’ex ministra della Salute Giulia Grillo nel 2019 ma ad oggi mai nominate.
In altre parole sarà questo nuovo decreto a stabilire i criteri di nomina del Presidente che oggi è designato dal Ministro della Salute d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni.
Il Consiglio d’amministrazione di AIFA resta formato da 5 componenti: il presidente, due rappresentanti indicati dal Ministero della Salute e due rappresentanti indicati dalla Conferenza Stato Regioni.
La nuova commissione unica (Cse) sarà anch’essa nominata secondo criteri e modalità che saranno stabiliti dallo stesso decreto. In ogni caso la nuova commissione non potrebbe entrare in carica prima del prossimo 1° marzo 2023 dal momento che si dovrà attendere la scadenza della proroga della Commissione consultiva tecnico-scientifica (Cts) e del Comitato prezzi e rimborso (Cpr) già fissata al 28 febbraio 2023. L’abolizione della figura del direttore generale sarebbe invece immediata una volta convertito in legge il decreto.