La comunità LGBTQIA+ chiede maggiore attenzione alla comunicazione e al marketing farmaceutico e incoraggia i brand ad adottare un approccio globale alla salute fisica, mentale ed emotiva dei membri comunità.
E’ quanto emerge da un rapporto dell’agenzia USA di marketing sanitario strategico CMI Media Group, condotto in collaborazione con la società di ricerca LGBTQIA+ Community Marketing & Insights.
I membri della comunità LGBTQIA+ dichiarano di ricevere meno informazioni e di ricorrere meno ai servizi di prevenzione rispetto alla popolazione generale. Ma non è soltanto un problema di targeting: le persone LGBTQIA+ desiderano che i loro valori siano riconosciuti e adottati anche a livello delle aziende.
“La comunità LGBTQ+ è incredibilmente variegata e merita informazioni personalizzate e supporto da parte dei marchi del settore sanitario”, osserva la CEO di CMI Media Group, Susan Dorfman, “La nostra ricerca mira ad aiutare i nostri clienti e l’intero settore sanitario a capire come servire questa comunità in modo rispettoso e valido”.