Il farmaco candidato di Shire contro l’ADHD ha raccolto ulteriori dati positivi e si preparare a conquistare il mercato. E con l’approvazione in vista dell’FDA, si aprono ampi margini competitivi.
L’azienda di Dublino ha annunciato la scorsa settimana che il candidato SHP465, somministrato in due dosaggi, si è mostrato superiore al placebo nel trattamento di pazienti adulti con ADHD, Questi risultati si aggiungono agli altri 16 studi che Shire intende sottoporre all’attenzione dell’ente regolatorio, confidandonella green light per la seconda metà del 2017.
La pipeline
Shire ha recentemente portato a casa la label expansion per Vyvanse, indicato nei disordini alimentari. Questa operazione fa prevedere un aumento delle vendite, entro il 2020, da 200 a 300 milioni di dollari, come ha riferito il CEO Flemming Ornskov. Allo stesso tempo, Shire guarda al campo delle malattie rare, dove la posizione dell’azienda si è rafforzata grazie all’incorporazione di Baxalta, spin off di Baxter, il più importante player nel campo dell’emofilia. Se SHP465 otterrà il via libera dall’FDA, in virtù delle disposizioni della legge Hacht-Waxman, Shire avrà tre anni di esclusiva.