Kite Pharma e Oxford BioTherapeutics (OBT) hanno firmato un accordo di collaborazione per valutare cinque nuovi possibili target terapeutici nel campo oncologico. I nuovi bersagli, già identificati attraverso la piattaforma di OBT OGAP, saranno validati da Oxford BioTherapeutics.
In base all’accordo, OBT riceverà un pagamento anticipato, di cui non si conosce l’importo, al quale si aggiungeranno pagamenti aggiuntivi al raggiungimento di obiettivi chiave di sviluppo.
La società inglese avrà anche il diritto a royalties su possibili vendite future. Kite, e l’azienda madre Gilead, avranno il diritto esclusivo di sviluppare e commercializzare eventuali terapie derivanti dalla collaborazione.
Nel 2017, Gilead ha pagato 11,9 miliardi di dollari per acquisire Kite e la sua pipeline di terapie CAR-T. Obiettivo principale dell’accordo era Yescarta (axicabtagene ciloleucel), approvato nell’ottobre 2017 nel trattamento di adulti con linfoma a cellule B recidivante.
A Yescarta si è affiancata poi una seconda terapia CAR-T, Tecartus (brexucabtagene autoleucel), nel luglio dello scorso anno, approvata per il trattamento dei pazienti adulti con linfoma a cellule mantellari recidivante o refrattario. Entrambe le terapie hanno fruttato a Gilead 444 milioni di dollari nei primi nove mesi del 2020.
Nel maggio 2019, Gilead ha deciso di fare di Kite un’unità separata, una strategia che ha consentito all’azienda biotech di concentrarsi su altri progetti sempre in ambito oncologico, come il recente acquisto di Immunomedics da 12 miliardi di dollari.
Nell’ambito di quest’ultimo accordo, Gilead ha acquisito i diritti del coniugato farmaco-anticorpo Trodelvy (sacituzumab govitecan-hziy), approvato ad aprile dalla FDA americana nel trattamento del tumore della mammella triplo negativo, metastatico. Il trattamento è anche in fase di revisione da parte dell’agenzia regolatoria europea, che potrebbe approvarlo entro la prima metà di quest’anno.