(Reuters Health) – L’antitrust europeo potrebbe rilasciare un’attestazione condizionata all’offerta di 25 miliardi di dollari per l’acquisizione da parte di Abbott Laboratories della St. Jude Medical. Lo riferiscono fonti vicine alle due aziende. Il CEO di Abbott, Miles White, aveva dichiarato ad ottobre di voler chiudere l’accordo entro la fine di quest’anno, nonostante i problemi di sicurezza dei device impiantabili prodotti da St. Jude. L’accordo, annunciato ad aprile, costituirebbe un’opportunità per Abbott di espandere la propria attività nell’ambito dei dispositivi cardiaci e di competere meglio con rivali quali Medtronic e Boston Scientific.
Intanto, il 31 ottobre, le due aziende avrebbero offerto le loro collaborazione per affrontare le preoccupazioni della Commissione Europea, pur non rilasciando dettagli. Mentre due settimane prima, Abbott e St. Jude avevano annunciato la vendita di alcuni dispositivi medici alla giapponese Terumo, per un valore di 1,12 miliardi di dollari, una mossa che sarebbe parte dell’accordo intercorso tra le due società. La transizione, che avverrà interamente in contanti, comprende i due dispositivi per la chiusura vascolare Angio-Seal e Femoseal, di St. Jude, e Vado Steerable Sheath, di Abbott. St. Jude, in realtà, naviga in cattive acque dopo un’indagine aperta dalla FDA su possibili difetti dei suoi dispositivi cardiaci, che li renderebbero vulnerabili ad un attacco hacker. Ad accusare St. Jude è stata la società Muddy Waters, dopo che MedSec, un’azienda che si occupa di sicurezza informatica, aveva riscontrato difetti nei dispositivi prodotti. L’azienda produttrice dei device ha annunciato, il mese scorso, che richiamerà 400mila dispositivi a causa del rischio di esaurimento prematuro della batterie, che sarebbe legato a due decessi in Europa.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)