The Lancet Neurology ha pubblicato i risultati completi dello studio di Fase III ELEVATE che ha valutato atogepant di AbbVie come trattamento preventivo dell’emicrania episodica in persone che hanno fallito da due a quattro classi di trattamenti preventivi orali. Il termine “emicrania episodica” comprende quelle persone che hanno meno di 15 giorni di mal di testa al mese.
“L’emicrania non è solo un mal di testa ma è la seconda malattia più disabilitante nel mondo, in grado di impattare sulle attività quotidiane e sulle relazioni sociali di chi ne soffre”, osserva Annalisa Iezzi, Direttore Medico di AbbVie Italia , “L’impegno costante di AbbVie è quello di rispondere ai bisogni insoddisfatti delle persone che convivono con disturbi neurologici, come l’emicrania, rendendo disponibili nuove opzioni terapeutiche anche nell’approccio preventivo”.
Lo studio ELEVATE
Lo studio ELEVATE ha raggiunto l’endpoint primario e tutti gli endpoint secondari relativi agli esiti clinici dell’emicrania. Nell’arco di un periodo di trattamento di 12 settimane, i pazienti trattati con una compressa al giorno di atogepant 60 mg, hanno registrato una riduzione di 4,2 giorni del numero medio di giorni di emicrania al mese (Monthly Migraine Days, MMDs), rispetto al valore basale prima di avviare la terapia. Questa riduzione è risultata maggiore, in modo statisticamente significativo, di quella riportata, nello stesso arco temporale, dai pazienti trattati con placebo, che hanno riferito una riduzione di 1,9 giorni dei MMDs rispetto al valore basale.
Atogepant è un antagonista del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (calcitonin gene-related peptide, CGRP) somministrato per via orale, specificamente sviluppato per il trattamento preventivo dell’emicrania negli adulti che hanno quattro o più giorni di emicrania al mese.
“L’emicrania è una patologia altamente diffusa e colpisce più di 1 miliardo di persone in tutto il mondo, di cui 6 milioni solo in Italia, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne”, sottolinea Cristina Tassorelli, Ordinaria di Neurologia e Direttore del Dipartimento di Scienze del sistema nervoso e del comportamento presso l’Università degli studi di Pavia,”È fondamentale che le persone che soffrono di emicrania dispongano di trattamenti preventivi efficaci in grado di ridurre l’impatto di questa patologia sulla loro vita – oggi solo una minima parte della popolazione italiana riceve adeguate cure preventive – e questi dati dimostrano che Atogepant potrà rappresentare una valida opzione per le persone che convivono con questa malattia”.
Atogepant 60 mg QD ha mostrato un buon profilo di sicurezza ed è stato generalmente ben tollerato tra i soggetti affetti da emicrania episodica. Dei 309 partecipanti arruolati, il 56% aveva precedentemente fallito due classi di trattamenti preventivi orali e il 44% tre o più classi. I risultati complessivi sulla sicurezza sono stati coerenti con il profilo di sicurezza noto di Atogepant e gli eventi avversi emergenti dal trattamento più comunemente riportati (≥5% in ogni braccio di trattamento) sono stati stipsi, COVID-19, nausea e rinofaringite.