AbbVie: nessun aumento dei prezzi fino al 2018

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Di fronte alle pesanti critiche espresse dagli analisti di Leerink in seguito al rapporto dei suoi dirigenti – che prendeva in esame la possibilità di rivedere l’impegno di limitare l’aumento dei prezzi dei farmaci – AbbVie ha ribadito martedì che manterrà la promessa fatta di contenere gli aumenti entro il 10% fino al 2018. Il CEO di AbbVie, Richard Gonzalez, si era impegnato nel mese di gennaio a limitare l’aumento dei prezzi dei farmaci . Successivamente, secondo gli analisti, i dirigenti dell’azienda avevano preso in considerazione la possibilità di ridiscutere l’impegno, perché nel frattempo l’attenzione nei confronti del problema prezzi era diminuita. “Prendiamo le decisioni sui prezzi ogni anno, considerando attentamente una erie di fattori”, ha detto AbbVie in un comunicat. “Per il 2018, AbbVie applicherà un aumento di prezzo a una cifra percentuale e continuerà ad agire in modo responsabile riguardo al prezzo dei medicinali”.

Il quadro della situazione
Ronny Gal, analista di Bernstein, in un’intervista del mese scorso ha dichiarato che quest’anno, finora, nessuno dei 92 farmaci da lui presi in considerazione ha registrato aumenti di prezzo superiore al 9,9%. Ha aggiunto che le aziende probabilmente limiteranno gli aumenti dei prezzi, “fino a quando si abbasserà il livello di attenzione sulla questione”. Anche Public Citizens ha criticato AbbVie dicendo che il suo comportamento faceva perdere la fiducia della gente nei confronti dell’industria farmaceutica. Humira è il farmaco più venduto al mondo e i dirigenti dell’azienda pensano che arriverà ad incassare 20 miliardi di dollari. L’aumento dei prezzi per AbbVie è stato un fattore determinante nella crescita della società, hanno detto gli analisti.

 

 

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