250 milioni di dollari più di quanto previsto dall’accordo iniziale. È questa la cifra che l’azienda belga Galapagos potrebbe guadagnare dall’aumento della quota d’investimento di AbbVie nella messa a punto di una terapia per la fibrosi cistica basata sul mix di tre farmaci. Inizialmente, nel 2013, l’accordo con AbbVie prevedeva lo sviluppo a Mechelen, sede dell’azienda belga, di una composizione doppia di trattamento per la fibrosi cistica che agisse come correttore e potenziatore.
Galapagos aveva mosso in questo senso dei passi in avanti sviluppando a livello clinico il GLPG2222, un correttore, e il GLPG1837, un potenziatore. Nel 2015, la ricerca ha fatto un passo in avanti portando l’interesse verso una nuova generazione di correttori: da lì la decisione di AbbVie di mettere sul tavolo nuovo capitale. I 250 milioni di dollari saranno legati ai risultati di fasi I e II dello studio. Se Galapagos riuscirà ad ottenere ciò che è previsto, potrà incassare in un breve periodo la somma promessa da AbbVie. “La nostra posizione finanziaria nei prossimi due anni è legata ai programma CF (Fibrosi Cistica) – ha spiegato durante una conferenza con gli investitori il CEO di Galapaogos, Onno van de Stolpe. “Se raggiungeremo gli obiettivi saremo ben ricompensati da AbbVie.”
Galapagos, responsabile per lo studio di fase I e II, vorrebbe avviare i test sull’uomo della combinazione a 3 già a partire dal prossimo anno. Fino ad allora, l’azienda produrrà dati di utilizzo dei tre componenti analizzati singolarmente e condurrà studi sulla formulazione.