Lecanemab, un farmaco sperimentale di Eisai e Biogen, ha rallentato in modo significativo il declino dei malati affetti da Alzheimer in un ampio studio clinico di Fase 3. Una notizia non attesa, che potrebbe rivitalizzare un settore della ricerca abituato a risultati deludenti.
Lecanemab agisce bloccando la proteina amiloide, i cui accumuli nel cervello si ritiene siano collegati alla perdita della memoria, dell’orientamento e della funzionalità tipica dell’Alzheimer.
Il farmaco, un anticorpo sperimentale, è l’ultimo di una lunga serie di trattamenti che testano l’ipotesi secondo la quale l’eliminazione delle placche di amiloide potrebbe rallentare la progressione della malattia neurodegenerativa.
I risultati dello studio di fase 3 hanno dimostrato che, dopo 18 mesi, lecanemab ha rallentato del 27% il declino cognitivo dei pazienti rispetto a un placebo. Anche tutti gli obiettivi secondari dello studio sono stati raggiunti.
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