All’inizio di ogni anno GlobalData fornisce una stima della capitalizzazione di mercato totale raggiunta dal settore farmaceutico nell’esercizio finanziario precedente. Nel 2024 la capitalizzazione di mercato è aumentata dell’1,7%, passando dai 3.600 miliardi di dollari del 2023 ai 3.700 miliardi registrati nel mese di dicembre.
Eli Lilly è la pharma maggiormente cresciuta, con un aumento del 32,4% (733 miliardi di dollari) nell’anno trascorso. Una crescita trainata dalla forte domanda dei suoi farmaci per la perdita di peso, Mounjaro e Zepbound (tirzepatide), nonostante abbiano fatto registrare una flessione delle vendite del Q3.
A due cifre importanti anche la crescita della capitalizzazione di mercato di AbbVie (14,8%) che, alimentata dalle acquisizioni di ImmunoGen e di Cerevel Therapeutics, ha toccato i 19 miliardi di dollari. Queste operazioni strategiche hanno rafforzato i portafogli di oncologia e di neuroscienze della pharma USA, protagonista di un’ottima performance nel terzo trimestre 2024.
I ricavi netti globali del portafoglio oncologico hanno totalizzato 1,687 miliardi di dollari (+11,6%), mentre i prodotti del settore neuroscienze hanno incassato 2,363 miliardi (+15,6%).
L’incremento di capitalizzazione di mercato di Gilead Sciences (+14%) si è attestato appena sotto a quello di AbbVie. Gran parte del merito è da ascrivere a lenacapavir, che la rivista Science ha incoronato come terapia “Breakthrough of The Year” in virtù della sua incredibile efficacia nella profilassi preventiva dell’HIV.
In netta controtendenza la big pharma Novo Nordisk, che nel 2024 ha subito un calo del 16,8% della capitalizzazione di mercato, in gran parte a causa dei risultati dello studio di fase III REDEFINE 1 per il suo farmaco di nuova generazione per la perdita di peso, CagriSema (cagrilintide + semaglutide).
Lo studio ha rivelato che i partecipanti hanno perso in media il 22,7% del loro peso corporeo in 68 settimane, non raggiungendo l’obiettivo previsto dall’azienda (25%). Questo risultato ha suscitato tra gli investitori preoccupazioni sulla capacità della pharma danese di mantenere un vantaggio competitivo nel mercato dei farmaci per l’obesità e il diabete, che è in rapida espansione. Tuttavia, i risultati del Q3 hanno reso conto di un aumento del 16,21% nelle vendite globali di Wegovy e Ozempic (semaglutide), pari a 6,8 miliardi di dollari.
Le prospettive per il 2025
Nonostante la performance complessivamente buona del 2024, GlobalData evidenzia tra gli investitori una crescente incertezza, legata a politiche mutevoli, pressioni normative – soprattutto nel mercato statunitense, in cui potrebbe verificarsi una ripresa del controllo dei prezzi dei farmaci – e tendenze inflazionistiche. Il quadro geo-politico, dominato da grande instabilità economica e imprevedibilità politica, non incoraggia investimenti a lunga scadenza. Le prospettive, dunque, sono poco chiare. E gli investitori, almeno per ora, rimangono in vigile attesa.