Autunno d’oro per Pfizer per quanto riguarda le approvazioni dei farmaci antitumorali. Dopo Vizimpro, che ha avuto l’ok a settembre, e Talzenna, approvato a metà ottobre, pochi giorni fa è arrivata la luce vede della FDA per Lorbrena, per il trattamento dei pazienti con cancro del polmone non a piccole cellule con mutazioniALK.
L’azienda americana spera che il nuovo arrivato, che dovrebbe costare 16.055 dollari al mese, possa aiutare a sostenere le vendite anche di Xalkori, messe sotto pressione dai competitors, in particolare da Alecensa, che ha superato il farmaco di Pfizer in studi testa a testa, e da Zykadia. E presto Xalkori potrebbe ritrovarsi anche a competere con Alunbrig, di Takeda, già approvato come trattamento di seconda linea, ma che potrebbe essere promosso a breve..
Per il momento, comunque, Lorbrena sarà disponibile solo dopo il fallimento di un iniziale terapia con Xalkori e almeno un altro inibitore ALK. In realtà, l’ok della FDA è ‘condizionato’, ovvero Pfizer dovrà mostrare ulteriori dati a sostegno del beneficio del medicinale. E intanto, l’azienda americana sta testando Lorbrena, oltre che in prima linea, anche in associazione con l’immuno-oncologico Bavencio, che Pfizer condivide con Merck KGgA.