Il CdA dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha ammesso al regime di rimborsabilità Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan per il trattamento del carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCRPC) progressivo, positivo all’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA), in pazienti che sono stati trattati con inibitore della via del recettore degli androgeni (AR) e chemioterapia a base di docetaxel e cabazitaxel o che non sono candidabili a cabazitaxel.
Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan è una terapia di precisione basato sull’uso dei radioligandi. Considerando i tempi tecnici per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan dovrebbe entrare nel regime di rimborsabilità a partire dal mese di marzo.
Il carcinoma prostatico è il tumore più frequente tra gli uomini nei Paesi occidentali e in Italia rappresenta il 29,9% di tutti i tumori maschili, con 485.000 uomini che vivono con questa diagnosi oncologica e 40.192 nuovi casi nel 2024. La forma metastatica resistente alla castrazione è la fase più avanzata della malattia, con una sopravvivenza mediana a 5 anni che non supera il 30%.
La terapia con radioligandi
La terapia con radioligandi rappresenta uno dei più importanti progressi tecnologici che permette una medicina nucleare di precisione e personalizzata, basata sulla teragnostica. Un approccio innovativo che integra il momento diagnostico con quello terapeutico in un unico percorso, permettendo nello stesso tempo di riconoscere marcatori delle cellule tumorali che possono poi diventare bersaglio terapeutico.
“Con l’introduzione in pratica clinica dei radioligandi si introduce un nuovo tassello nella più moderna medicina di precisione – osserva Carmine Pinto, Direttore dell’Oncologia Medica del Comprehensive Cancer Centre, dell’AUSLIRCCS di Reggio Emilia – Le terapie con radioligandi rappresentano, infatti, una significativa innovazione nella lotta contro il cancro, poiché offrono un approccio mirato che combina la medicina nucleare con la selettività di una terapia personalizzata. Un nuovo e efficace approccio terapeutico, che impatta anche positivamente sulla qualità di vita dei pazienti”.
Questa innovazione affonda le sue radici nella ricerca Made in Italy, svolta nello stabilimento Novartis di Ivrea, uno dei quattro al mondo in grado di distribuire i radioligandi a livello internazionale.
“La terapia target con radioligandi – afferma Giuseppe Procopio, Responsabile dell’Oncologia Medica Genitourinaria presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – rappresenta una svolta per i pazienti con carcinoma prostatico avanzato, offrendo nuove speranze a chi ha già ricevuto precedenti trattamenti. Questa terapia colpisce selettivamente le cellule tumorali che esprimono sulla superfice il recettore PSMA, presente in oltre l’80% dei pazienti con malattia metastatica”.
“Lo studio clinico di fase III Vision – continua Procopio – ha dimostrato una riduzione del 38% del rischio di morte rispetto al miglior standard di cura. Lutetium (177Lu) rappresenta una soluzione terapeutica importante che può migliorare significativamente sia la qualità che l’aspettativa di vita dei pazienti, aprendo nuove opportunità terapeutiche”.
L’impegno di Novartis
Con questa nuova approvazione, Novartis conferma il proprio impegno nello sviluppo di terapie oncologiche innovative. “La nostra missione è trasformare la scienza in soluzioni terapeutiche accessibili, migliorando le prospettive di vita dei pazienti. – conclude Paola Coco, Medical Affairs Head Novartis – Come pionieri nello sviluppo di terapie con radioligandi, abbiamo trasformato anni di ricerca e investimenti in trattamenti che offrono speranze concrete per i pazienti. L’accesso a questo trattamento è stato possibile grazie alla stretta collaborazione con le autorità regolatorie”.