Presso il Centro Parkinson e Parkinsonismi ASST Gaetano Pini-CTO di Milano e l’Azienda Ospedale-Università di Padova è iniziata la sperimentazione del nuovo sistema di stimolazione cerebrale profonda (deep brain stimulation, DBS) – messo a punto da Medtronic – in grado di erogare una stimolazione “adattativa” nei pazienti affetti da Malattia di Parkinson.
Da 30 anni la stimolazione cerebrale profonda rappresenta una terapia importante per questa patologia neurodegenerativa, in quanto trasmette segnali elettrici al cervello per migliorare i sintomi cardine.
Oggi, grazie al progresso tecnologico e scientifico, i pazienti possono accedere alla terapia adattativa, che regola in tempo reale l’ampiezza della stimolazione, basandosi sull’attività cerebrale specifica del singolo paziente, con un maggiore beneficio in termini terapeutici.
Il monitoraggio dettagliato dei segnali cerebrali permette finalmente una vera personalizzazione della stimolazione, basata sulle specifiche esigenze del singolo paziente, aumentandone la precisione e l’efficienza.
“E’ una rivoluzione dal punto di vista della gestione clinica dei pazienti, un significativo passo avanti verso la personalizzazione delle cure – afferma Salvatore Bonvegna, Responsabile Ambulatorio Neuromodulazione del Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini CTO di Milano – Questi nuovi dispositivi permettono di registrare l’attività dei nuclei cerebrali, dove viene posizionato l’elettrodo, e di aggiustare in tempo reale l’erogazione della corrente in base al segnale cronicamente registrato, che riflette le specifiche esigenze del paziente e le sue attività quotidiane”. “I risultati preliminari – aggiunge Bonvegna – ottenuti presso il nostro Centro nei primi cinque pazienti già in terapia con la DBS in modalità adattativa da circa un mese sono davvero molto positivi e promettenti”.
“La possibilità di monitorare l’attività cerebrale in cronico permette di raccogliere fondamentali informazioni sull’attività cerebrale dei nostri pazienti per conoscere meglio la malattia di Parkinson e sviluppare nuove terapie”, sottolinea Chiara Palmisano, Ingegnere Biomedico in forza alla Fondazione Pezzoli e al Centro Parkinson e Parkinsonismi di Milano.
“La capacità di adattare, in maniera sistematica, la stimolazione al funzionamento cerebrale dei pazienti in base alle diverse caratteristiche cliniche, che si aggiunge alla possibilità di direzionare il segnale – spiega Angelo Antonini, Responsabile Unità Parkinson AOU di Padova – rappresenta un evento epocale nello sviluppo della terapia di stimolazione del Parkinson, che finora invece non è mai stata personalizzata, ma è sempre stata somministrata con impostazioni standard indipendentemente da quelle che sono le fluttuazioni giornaliere dei sintomi. Oggi, grazie a questa nuova tecnologia, è possibile identificare il punto giusto da stimolare, ma soprattutto è possibile leggere il funzionamento dei circuiti cerebrali e modularli individualmente adattandoli alla persona, al suo quotidiano a seconda dell’attività che svolge”.
“Siamo la prima azienda al mondo ad offrire un sistema DBS completo e abilitato a registrare in modo cronico i segnali cerebrali, e ora abbiamo potenziato questa innovazione con la modalità di stimolazione “adattativa” per permettere ai pazienti con il Parkinson una migliore qualità di vita” conclude Domenico De Paolis, vicepresidente di Neuromodulation International presso Medtronic, “Pazienti e clinici hanno atteso questi miglioramenti della tecnologia, che rappresentano un ulteriore passo trasformativo nella nostra capacità di personalizzare la terapia per le persone affette da Parkinson”.
La terapia sarà presto disponibile in altri centri di riferimento in tutta Italia.