(Reuters) – “Come divisione di farmaci per l’automedicazione abbiamo un ottimo flusso di cassa e ci aspettiamo, quindi, anche con i tassi di crescita registrati, di poter far fronte al debito”. A dichiararlo è stato il CMO della divisione Consumer Healthcare di GlaxoSmithKline (GSK), Tamara Rogers, in un’intervista rilasciata nell’ambito della Reuters Marketing Interactive Week, parlando del debito che deriverà dalla separazione dell’unità dall’azienda ‘madre’, prevista per il prossimo anno.
La società britannica dovrebbe aggiornare gli investitori sui piani di divisione in due gruppi quotati, uno per i prodotti farmaceutici e i vaccini e l’altro per i farmaci di automedicazione, il 23 giugno prossimo. L’unità dei farmaci anche detti ‘da banco’ ha un fatturato di 14,2 miliardi di dollari, circa il 30% del totale dei gruppo, e come parte della separazione prevista per il prossimo anno, GSK ha affermato che l’unità assumerà un debito netto da 3,5 a 4 volte il suo EBITDA, che attualmente è aumentato di 2 volte per tutta l’azienda. I proventi della ricapitalizzazione della divisione dei medicinali di automedicazione saranno pagati per aiutare l’attività di farmaci e vaccini di GSK a ridurre il debito netto a un rapporto inferiore a 2.
Secondo Rogers, c’è ampio spazio di crescita del business della salute dei consumatori. Nonostante, infatti, GSK sia davanti a Johnson & Johnson, Sanofi e Bayer, detiene solo una quota di circa il 7% del mercato globale di prodotti da banco. Per ora, l’unità ha intenzione di concentrarsi sulle opportunità di crescita nelle categorie consolidate, come igiene orale, antidolorifici, spray e creme contro le allergie, sia a livello organico, sia con acquisizioni, purché siano “allineate e abbiano una forte corrispondenza con la nostra attività”, come ha spiegato Rogers. Secondo il CMO, infine, l’impennata della domanda di vitamine e minerali durante la pandemia di COVID-19 continuerà a restare alta, con le cure preventive che resteranno di tendenza anche con il calo delle infezioni da coronavirus.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)