Grazie a un accordo raggiunto domenica 6 aprile, GSK ha ottenuto l’accesso alla piattaforma Grabody-B, che la biotech sudcoreana ABL Bio ha realizzato per trasportare i farmaci attraverso la barriera emato-encefalica.
La piattaforma ha già attirato l’attenzione di un’altra big pharma, Sanofi, che nel 2022 ha stretto una collaborazione con ABL per sviluppare nuove terapie per la Malattia di Parkinson.
La formula finanziaria alla base dell’accordo tra GSK e ABL prevede il versamento di un anticipo di 77 milioni di sterline e un serie di pagamenti intermedi – legati a obiettivi di sviluppo, regolatori e commerciali – che potranno arrivare fino a 2 miliardi di dollari.
Le due aziende non hanno rivelato gli obiettivi specifici dell’accordo, ma hanno affermato di essere interessate agli anticorpi, alle terapie con oligonucleotidi, come i farmaci antisenso, agli short interfering RNA, e ai polinucleotidi.
“Molte delle nuove terapie più promettenti sono anticorpi che non possono raggiungere efficacemente il cervello senza un sistema di trasporto che permetta di superare la barriere emato-encefalica”, sottolinea Christopher Austin, Vice President Senior of Research Technologies GSK, “L’accordo con ABL riflette l’impegno di GSK a vincere questa sfida e apre opportunità completamente nuove per il trattamento delle patologie neurodegenerative”.