Dopo circa cinque anni come agenzia indipendente, la Cina Food and Drug Administration (CFDA) si trasformerà in una gigantesca amministrazione di supervisione del mercato nazionale. La regolamentazione dei farmaci sarà un nuovo ufficio di secondo livello. Il Consiglio di Stato ha proposto di riunire in un nuovo dipartimento il CFDA con le agenzie che regolano la registrazione delle imprese, il controllo di qualità, i prezzi e che vigilano sui monopoli. “Date le caratteristiche peculiari della regolamentazione dei farmaci, sarà istituita ed erogata una gestione separata dei farmaci statali nell’ambito dell’amministrazione del mercato nazionale”, ha detto un portavoce del governo. Le operazioni del nuovo regolatore del farmaco si estenderanno solo a livello provinciale, mentre le attività di vendita e marketing dei farmaci saranno monitorate da agenzie locali di vigilanza di mercato. La critica sul cattivo coordinamento tra agenzie è circolata in Cina, poiché almeno quattro enti governativi non hanno ancora definito una chiara responsabilità per la regolamentazione dell’industria alimentare e farmaceutica. Questa frammentazione è particolarmente evidente quando si tratta di prodotti commercializzati. Per ora l’annuncio non è dettagliato, ma sembra che l’ufficio specializzato in farmaci si concentrerà solo sulle approvazioni di medicamenti e accreditamenti correlati, lasciando la supervisione post-marketing all’agenzia più grande a cui ora apparterrà. L’organismo di regolamentazione farmaceutica cinese ha conosciuto diversi cambiamenti strutturali sin dalla sua fondazione nel 1998 come l’Amministrazione statale per i farmaci. La supervisione di cosmetici, prodotti nutrizionali e alcuni alimenti è stata aggiunta nel 2003. Ma, dopo uno scandalo di alto profilo legato alla corruzione che ha coinvolto un ex direttore, quell’agenzia si è trasferita sotto il dipartimento della sanità pubblica, proprio come la FDA degli Stati Uniti risiede sotto l’HHS. La CFDA è stata istituita nel 2013, quando divenne un dipartimento autonomo gestito direttamente dal Consiglio di Stato.