Maura Dickler, del Memorial Sloan Kettering Cancer Center, è il nuovo vicepresidente di Lilly per lo sviluppo late-phase in oncologia. La prestigiosa ricercatrice, specializzata nel cancro della mammella, che ha lavorato su farmaci che hanno come target CDK4 e 6 e PI3K, sarà operativa a partire dal 7 maggio. Dickler dipenderà direttamente da Levi Garraway, SVP dello sviluppo globale e dei medical affairs di Lilly Oncology. Alcuni mesi fa Lilly ha assunto un altro ricercatore di fama, Kimberly Blackwell, della Duke University Medical Center, conferendole l’incarico di vicepresidente della early phase di sviluppo e dell’immuno-oncologia. Nella pipeline del prodotti di fase 3 contro il cancro, Lilly ha diversi obiettivi in vista, incluse nuove indicazioni per farmaci già commercializzati, tra cui Lartruvo (olaratumab), Cyramza (ramucirumab) e Verzenio (abemaciclib). Vi sono poi anche farmaci sperimentali come Prexasertib, inibitore CHK1 dei tumori polmonari e ovarici. Ma questa lista sarà ridotta, come già ha annunciato la scorsa estate dalla grossa casa farmaceutica. Lilly vuole infatti scaricare alcuni candidati di medio livello per concentrare i propri sforzi economici in una serie di attività che ritiene possano diventare il nuovo standard di cura. Lilly sta dando la priorità allo sviluppo di sette candidati, alcuni di questi in fase 2, mentre il resto deve ancora uscire dalla fase 1. L’elenco include un anticorpo PD-L1 e il doppio inibitore PI3K / mTOR che Lilly sta sviluppando per l’uso in combinazione, così come l’inibitore CHK-1 small molecul prelevato da Array BioPharma.
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