Era atteso per il 19 febbraio ed invece è stato reso pubblico soltanto pochi giorni fa. Il report sullo stato di salute del Servizio sanitario inglese (National Health Service – NHS) rivela una crisi peggiore del previsto. Il numero di medici e infermieri impiegati per il servizio pubblico non è sufficiente a soddisfare le esigenze dei cittadini e le risorse per impiegare nuova forza lavoro non ci sono. Secondo le previsioni riportate nel documento il bilancio 2018-19 si chiuderà con un deficit di 900 milioni di sterline, quasi il doppio rispetto a quanto stimato in precedenza. I britannici e i vertici del Sistema Sanitario Nazionale avevano ipotizzato un passivo di circa 500 milioni. La cifra attualmente stimata è anche più alta di quella raggiunta lo scorso anno, quando il deficit arrivò a quota 791 milioni. La notizia ha già scatenato una scia di polemiche: chi lavora nel servizio pubblico torna a sottolineare che le finanze messe a disposizione dallo Stato non sono sufficienti a garantire un corretto svolgimento del lavoro. Tra i critici c’è un fronte di persone che delinea una condizione ancor più tragica. Per loro, lo sforamento delle spese, per l’anno in corso, si aggirerebbe intorno ad 1,3 miliardi di sterline, poiché i 900 milioni conteggiati non includerebbero i 350 milioni già impiegati per far fronte all’emergenza di questo inverno, che ha visto una richiesta extra di assistenza sanitaria.
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