(Reuters Health) – L’ultimo trimestre dell’anno per Amgen ha avuto una performance ben al di sotto delle stime di Wall Street. Il motivo risiede sia nel forte calo delle vendite del blockbuster Enbrel, sia nelle spese superiori alle attese. Le azioni sono scese di quasi il 2%. Ma le previsioni degli utili 2018 sono confortanti e il Ceo Robert Bradway ha anche annunciato un programma di riacquisto di azioni per 10 miliardi di dollari e una tax rate più bassa dovuta alla recente riforma fiscale degli Stati Uniti. “I benefici della riforma fiscale saranno piuttosto ampi”, sottolinea Robert Bradway. Nello specifico Amgen prevede un utile rettificato per azione tra i 12,60 e i 13,70 dollari e un fatturato tra i 21,8 e i 22,8 miliardi di dollari; praticamente in linea con gli analisti, che prevedono 12,71 dollari per azione e 22,8 miliardi di dollari di entrate. La tax rate sarà compresa nella forbice 14-15%. La pharma americana prevede un aumento del capitale di circa 3,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, il 75% dei quali arriveranno dagli Stati Uniti, dove verrà costruito un nuovo impianto di produzione, con nuovi posti di lavoro. I ricavi sono scesi del 3% attestandosi a 5,8 miliardi di dollari, in linea con le aspettative degli analisti.
Le performance dei blockbuster
Le vendite di Enbrel sono scese del 13%. Stabili quelle di Neulasta, che si sono attestate a 1,11 miliardi di dollari. Prolia, farmaco contro l’osteoporosi, ha incassato 463 milioni di dollari, crescendo del 24% Amgen ha sostenuto a Porto Rico spese per 79 milioni di dollari per fare fronte ai danni provocati dall’uragano Maria e per ulteriori spese aggiuntive legate alla pianificazione fiscale. La perdita netta dl Q4 è stata di 4,26 miliardi di dollari, ovvero di 5,89 dollari per azione, mentre nel 2016 Amgen aveva registrato un profitto di 1,93 miliardi di dollari, pari a un incremento di 2,59 per azione.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)