Opdivo di Bristol-Myers Squibb è attualmente l’unico trattamento immuno-oncologico approvato per il trattamento del cancro del rene, ma la sua posizione potrebbe essere insidiata da due farmaci rivali che stanno facendo registrare buone performance. Keytruda di MSD, in tandem con Lenvima di Eisai, hanno chiesto l’indicazione terapeutica della FDA per la cura di pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato e/o metastatico. La richiesta si basa sui dati “impressionanti” ottenuti dalla combo, che, in uno studio di fase 1b / 2 dello scorso anno, ha registrato tassi di risposta globali dell’83% nell’impostazione di prima linea e del 50% in quella di seconda linea o superiore. Opdivo attualmente è indicato solo per i pazienti trattati in precedenza e BMS sta lavorando per aumentare il più possibile la quota di mercato prima che la concorrenza scenda in campo. A ottobre, secondo il Commercial Chief Murdo Gordon, il farmaco aveva già ottenuto più del 50% delle quote di mercato. La FDA dovrebbe decidere a metà aprile se autorizzare Opdivo come terapia di prima linea. L’agenzia si pronuncerà anche su Yervoy, sempre di BMS.
Tutto ciò significa che il fattore tempo è cruciale per MSD ed Eisai, il cui trial di fase 3 di prima linea dovrebbe concludersi nel 2019 o all’inizio del 2020.
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