(Reuters Health) – Nel mare magnum degli studi sulle cellule staminali, purtroppo solo pochi coronati da successi clinici, due piccole biotech, Athersys Inc e Mesoblast Ltd, stanno iniziando i test finali su centinaia di pazienti per il trattamento di gravi ictus e insufficienze cardiache. Queste ricerche, con l’aiuto di solidi investitori, potrebbero cambiare il decorso delle due patologie cerebro-vascolari. Entrambe le aziende hanno dovuto superare importanti ostacoli di produzione relativi ai trattamenti con cellule staminali su larga scala. Athersys, con sede a Cleveland, vale sul mercato circa 200 milioni di dollari. Ha dimostrato, nel corso di prove intermedie, che la sua terapia potrebbe essere in grado di espandere la finestra temporale utile per il trattamento di emergenza in caso di gravi ictus fino a 36 ore. Attualmente il tempo utile con i farmaci a disposizione è di circa quattro ore. Potenzialmente, quindi,è enorme il numero di pazienti che potrebbero evitare disabilità invalidanti grazie a una più ampia finestra di intervento. Mesoblast, società australiana con un valore di mercato di circa 500 milioni di dollari, sta tentando di curare l’insufficienza cardiaca avanzata, una delle principali cause di ospedalizzazione e morte al mondo che determina costi enormi.Dal punto di vista finnziario, il momento non è tra i più favorevoli per gli studi a base di cellule staminali. Infatti gli investitori di Wall Street si stanno concentrando sui profitti potenzialmente importanti derivanti dalle terapie oncologiche immitarie e dai trattamenti contro le malattie rare. La terapia staminale sperimentale Multistem di Athersys è stata una delle prime ad essere considerata promettente dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti. Il commissario della FDA Scott Gottlieb ha dichiarato in una recente intervista che l’agenzia sta cercando un percorso di approvazione di terapie con cellule staminali “che non sia eccessivamente oneroso”. Athersys crede che Multistem – 1,2 miliardi di cellule somministrate tramite semplice infusione endovenosa – sia in grado di spegnere la reazione iper-infiammatoria del sistema immunitario che risponde ai segnali di un ictus cerebrale e promuove la guarigione. La reazione dell’organismo nei confronti di un ictus può anche gravemente impoverire il sistema immunitario, determinando successive complicazioni, oltre alla paralisi e/o a disturbi del linguaggio. Nello studio di fase II, i pazienti trattati con Multistem hanno manifestato un numero significativamente inferiore di episodi di polmonite, sofferenza polmonare acuta e altre gravi complicanze.
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