(Reuters Health) – Il neo CEO di Teva, Kare Schultz, ha dato inizio a un radicale processo di riorganizzazione dell’azienda. L’obiettivo è quello di contenere i costi operativi. Il primo passo sarà quello di unire i gruppi di ricerca e sviluppo clinico sia dei generici, sia dei farmaci branded. All’annuncio – dato lunedì scorso – le azioni di Teva sono salite fino al 6,4% alla Borsa di New York. “Teva sta prendendo provvedimenti decisivi e immediati per affrontare le pressioni esterne e le inefficienze interne”, ha detto Schultz, aggiungendo che la società sta lavorando a un dettagliato piano di ristrutturazione che verrà presentato a metà dicembre. Le prime teste a saltare sono quelle di Michael Hayden, responsabile R&S, di Rob Koremans, responsabile mondiale dei farmaci di specialità, e di Dipankar Bhattacharjee, responsabile mondiale dei farmaci generici. I tre manager si dimetteranno alla fine dell’anno. Entra invece pienamente in carica Michael McClellan, direttore finanziario nominato provvisoriamente a luglio. L’azienda è gravata da quasi 35 miliardi di debiti, contratti dopo l’acquisizione da 40,5 miliardi di dollari di Actavis, braccio di Allergan nel mercato dei generici, avvenuta nel 2016. Alla vicenda Teva si sta interessando anche il Parlamento israeliano. Il comitato di controllo statale della Knesset ha convocato una riunione di emergenza per discutere i rapporti sui tagli annunciati dalla pharma. Teva ha risposto con una lettera, affermando che è necessario intraprendere azioni significative e complete per garantire il suo futuro.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)