Eli Lilly sta mettendo a punto il suo massiccio programma di riduzione dei costi per risparmiare 500 milioni di dollari all’anno. Circa 2.300 dipendenti sono stati pensionati anticipatamente e Lilly è “sulla buona strada” per raggiungere l’obiettivo del taglio di 3.500 posti di lavoro annunciato nel mese di settembre per gli Usa. Al di là dei 2.300 pensionamenti, “l’azienda deciderà dove tagliare per ridurre ulteriormente i costi e migliorare l’efficienza”, ha detto il portavoce Mark Taylor.”Sono previste altre riduzioni dei posti di lavoro, incluse le chiusure di siti selezionati … nonché il consolidamento di alcune attività presso centri di servizio esistenti”.La società aveva precedentemente affermato che avrebbe chiuso siti di ricerca nel New Jersey e a Shanghai e che avrebbe trasferito la produzione nel settore della salute animale da Larchwood, Iowa, in un centro già esistente a Fort Dodge, sempre in Iowa. Queste manovre fanno parte della prima grande ristrutturazione decisa dal nuovo CEO di Lilly, David Ricks, in un momento in cui Lilly affronta la pressione competitiva sul suo importante portafoglio di farmaci contro il diabete e cerca nuovi farmaci per crescere. Taltz, contro la psoriasi, è entrato rapidamente nel mercato quest’anno e la società ha anche grandi speranze per Verzenio, un nuovo farmaco contro il cancro al seno, che ha ottenuto l’approvazione a fine settembre. Prima dell’annuncio della ristrutturazione dei posti di lavoro, Ricks ha scosso la società assumendo Christi Shaw, ex direttore di Novartis, e nominando Enrique Conterno alla testa di Lilly USA e capo del settore diabete. Secondo diversi fonti, l’ex capo della sezione USA, Alex Azar, è prossimo a essere nominato segretario dell’U.S. Department of Health and Human Services. La decisione di Lilly di rinunciare a 3500 dipendenti rappresenta il taglio di personale più massiccio dal 2009, quando l’azienda lasciò a casa 5.500 dipendenti. All’inizio di quest’anno la Pharma ha eliminato 485 posti di lavoro a causa di un insuccesso nelle prove su solanezumab, farmaco candidato a combattere l’Alzheimer. La società aveva assunto personale in previsione dell’approvazione e del lancio del medicinale.