(Reuters Health) – “Non vediamo Amazon come una minaccia”, dice Steven Collis, Chief Executive di AmerisourceBergen, una delle maggiori compagnie di distribuzione di farmaci USA. Piuttosto, l’attenzione è rivolta alla questione dei prezzi, che si ripercuote fortemente su produttori e grossisiti. AmerisourceBergen ha chiuso l’anno fiscale con una perdita trimestrale di 575 milioni di dollari sborsati a causa delle spese legali sostenute in una causa. L’accusa era di avere venduto siringhe preriempite di farmaci oncologici preparate con modalità che violano le regole federali. Medical Initiatives, l’unità responsabile delle vendite delle siringhe, ora è chiusa. Si è dichiarata colpevole in settembre e ha accettato di pagare 260 milioni di dollari di sanzione. Le trattative per risolvere la causa civile sono ancora in corso. I risultati della società, tuttavia, sono in controtendenza rispetto al crollo dei prezzi dei generici che hanno eroso i profitti di case farmaceutiche come Teva. AmerisourceBergen ha dichiarato che si aspetta ancora un calo dei prezzi dei farmaci generici dal 7% al 9% nell’anno fiscale corrente, che si concluderà nel prossimo settembre.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)